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Panoramica sui Tessuti di Rinforzo

Introduzione

Analizzeremo brevemente, in questo articolo e video tutorial, i principali tipi di tessuti di rinforzo disponibili in commercio. Tutto ciò è adatto ai principianti che si avvicinano al mondo dei materiali compositi.

Non tratteremo in questo articolo, le loro caratteristiche fisiche, chimiche e meccaniche.

Descrizione

Le principali tipologie di fibre utilizzate per i tessuti di rinforzo adatte ai materiali compositi sono le seguenti:

  • Fibra di vetro
  • Fibra di Carbonio
  • Fibra Aramidica(Kevlar®)

Per quanto riguarda la commercializzazione, le fibre di rinforzo, sono vendute generalmente al dettaglio, come tessuti arrotolati su tubi di cartone o plastica, oppure ripiegati e imbustati quando sono acquistati in quantità inferiori al metro, proprio come per i tessuti in cotone o sintetici. Vengono vendute anche come nastri di rinforzo, avvolti in rotoli o rocchetti.

Ogni tessuto di rinforzo viene prodotto con vari tipi di trama tessile.

Definiremo quindi il concetto di Trama e Ordito:

La Trama è un insieme di fili che assieme a quelli dell’Ordito concorre nella formazione di un tessuto.
Se si osserva il tessuto formato da un telaio, i fili della Trama risultano quelli disposti orizzontalmente.

Invece l’Ordito rappresenta i fili perpendicolari alla Trama.

 

 

Possiamo suddividere le fibre o tessuti di rinforzo nelle tre seguenti classi:

  • Unidirezionali: Si classificano come tali quando le fibre del rinforzo sono orientate in una predeterminata direzione e tutte parallele tra loro, spesso vengono contraddistinte a livello internazionale con la sigla UNI.
  • Bidirezionali o Bilanciate: Si classificano come tali invece quando le fibre del rinforzo sono incrociate formando un angolo tra di loro, queste vengono contraddistinte a livello internazionale con la sigla BID.
  • Multi-Assiali: Si classificano multi-assiali, le fibre di rinforzo disposte parallelamente a strati sovrapposti, ed orientate nelle varie direzioni. Le fibre possono avere diversi orientamenti, in quelle bi-assiali sono comunemente disposte a 0/90° ed a +/- 45°, esistono anche tessiture più complesse denominate quadri-assiali.

I tessuti Bidirezionali sono quelli più utilizzati nella maggior parte delle applicazioni, mentre gli Unidirezionali essendo fortemente anisotropi, vengono impiegati quando si deve realizzare un manufatto soggetto a sforzi meccanici lungo una sola direzione prevalente.

Tra le trame più comuni per i tessuti Bidirezionali, troviamo le due seguenti:

Trama PLAIN

Plain: Le fibre di trama e ordito, sono intrecciate in modo alternato, uno sopra e uno sotto l’altra. Il tessuto risulta stabile e simmetrico. Generalmente è meno drappeggiabile di altre. Dal punto di vista meccanico non risulta quella con caratteristiche migliori. L’alto numero di fibre piegate, ne limita le proprietà meccaniche rispetto ad altri tipi di tessitura.

 

 

 

Trama TWILL

Twill(Batavia): Risulta più maneggevole, drappeggiabile e bagnabile, rispetto alla Plain, pur mantenendo una buona stabilità del tessuto. Una o più fibre di trama s’intrecciano alternativamente sopra e sotto due o più fibre di ordito, in modo ripetuto e regolare. Ciò produce l’effetto visivo di una diagonale lungo il tessuto. La stabilità è leggermente minore rispetto alla Plain ma ha buone caratteristiche meccaniche.

 

 

Di seguito il video tutorial con una panoramica dei tipi di tessuto:

In Pratica

Questo articolo contiene un estratto delle nozioni presenti nel Manuale Basico sui Materiali Compositi, ulteriori informazioni e approfondimenti li troverete nella sezione dedicata del Blog.

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Buone laminazioni a tutti !

EB

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