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Laminare i Compositi Durante l’Inverno

Introduzione

Spesso può essere difficoltoso o addirittura impossibile, eseguire laminazioni durante la stagione fredda a causa degli ambienti di lavoro non riscaldati. Vedremo qualche trucco e consiglio per tentare di arginare il problema.

Descrizione

La temperatura ambiente ideale, per far si che l’indurimento delle resine epossidiche e anche poliestere avvenga in modo corretto, deve essere al di sopra dei 20°C per tutto il ciclo. Ciò significa per le resine epossidiche, che per almeno una settimana deve essere garantita una temperatura maggiore o uguale a quella indicata dal produttore della stessa. La resina poliestere è meno critica e lascia un pò più di margine in merito.

Tanti di noi, non hanno a disposizione ambienti di laminazione climatizzati e ciò si traduce in uno stop delle lavorazione durante la stagione più fredda.

Quando si lavora in ambiente chiuso, è praticamente indispensabile, riscaldare l’ambiente con una stufetta di qualsiasi tipo, in modo da avere una temperatura ambiente di almeno 15°C. Io utilizzo una stufetta a petrolio simile a quella della figura di fianco, molto sicura ed efficiente, ma non troppo economica.

Per la fase di laminazione tale temperatura è sufficiente.

Spesso però non è possibile mantenere per diversi giorni l’ambiente a questa temperatura con questa soluzione. Quindi l’unica opzione è riscaldare solo la zona del nostro manufatto in fase di indurimento.

Vi sono varie soluzioni, alcune più industriali e altre più artigianali.

 

Forno elettrico(Fonte Easy Composites)

Chi può permetterselo sia dal punto di vista economico, che di spazio disponibile, può acquistare un forno elettrico dedicato per tali applicazioni come questo in figura di lato.

Mentre molti di noi, compreso il sottoscritto opteranno per soluzioni più artigianali, anche perchè talvolta le dimensioni dei manufatti+stampi, raggiungono sono superiori al metro di lunghezza e un forno del genere sarebbe limitato dal punto di vista dello spazio interno.

 

Ne caso di manufatti di dimensioni medio/piccole, ho adottato la soluzione di riscaldare la zona con delle lampade a infrarosso controllate da un termostato digitale, con meno di 50 euro ho risolto il problema ed essendo un dispositivo elettrico regolato, lo considero abbastanza affidabile e sicuro(Vedi Figura di Lato).

Al posto delle lampade IR potrebbe andare bene anche un faretto alogeno di potenza.

Quando invece si ha a che fare con manufatti e stampi di dimensioni importanti, spesso si ricorre al metodo della tenda riscaldata. Ovvero, si crea una sorta di tenda intorno al manufatto e si riscalda l’ambiente al suo interno con una o  più fonti di calore. Questo soluzione è usata anche nei cantieri nautici per le imbarcazioni.(Vedi figura sottostante)

Fonte e Copyright West System

In conclusione, ognuno potrà affidarsi alle propria disponibilità e fantasia per realizzare una zona a temperatura controllata, stando però sempre attenti alla sicurezza, evitando di creare zone pericolose in grado di innescare un incendio…

Buone laminazioni  a freddo a tutti !

 

In Pratica

Questo articolo contiene un estratto delle nozioni presenti nel Manuale Basico sui Materiali Compositi, ulteriori informazioni e approfondimenti li troverete nella sezione dedicata del Blog.

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Buone laminazioni a tutti !

EB

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